Chi siamo

Selvatiche Edizioni (Seed) nasce dalla grande passione per le parole e per l’arte, dal desiderio di condividere bellezza, è una casa editrice indipendente identificata dal selvaticismo in tutte le sue accezioni più profonde.

Siamo anime che nascono dalla spontaneità, dall’autenticità, libere nel pensiero, difettose, mostruose, fameliche, lunatiche, vulcaniche e indigene. Il nostro marchio SEED (seme, in inglese) è l’acronimo di Selvatiche Edizioni. Tutto parte da un seme, portato dal vento, curato dalla pioggia e dal sole, libero di crescere ed espandersi, libero di essere fiore contro vento e diffondere altri semi creando comunità, libero di salvarsi e di inebriare coi suoi colori e i profumi il mondo attorno a sé, libero di essere diverso e originale.

Siamo 5 donne, legate da un’amicizia profonda e dalla stessa visione editoriale, abbiamo scelto 5 fiori selvatici a rappresentare figurativamente le nostre 5 collane abbinandoli a 7 aggettivi femminili plurali per identificarne le biodiversità.

Siamo distribuiti da Terminal Distribuzione, quindi i nostri libri sono reperibili in qualsiasi libreria d’Italia e sulle piattaforme online.

Potete acquistare i nostri libri scrivendoci una mail a ordini@selvaticheedizioni.com (pagando con bonifico, satispay o tramite link) e/o venire a conoscerci direttamente alle fiere di settore.

Lavoriamo con tutte le librerie e le biblioteche del territorio nazionale, nella pagina selva libraia trovate l’elenco delle librerie amiche, sempre in inselvatichimento.

Le biodiversità Selvatiche…

Monica, in arte Moka, è l’editore

Acquario di gennaio, sognatrice, tenace, predisposta al cambiamento, amante della natura, della meccanica e della poesia, grazie a quest’ultima ho trovato il mio modo di comunicare col mondo. Per me la poesia e la vita sono inscindibili. Amo le seconde possibilità, il dubbio e i secondi sguardi sulle situazioni.

Il mokardo vive in terreni incolti, libero e selvatico, dove i fiori e le erbe crescono in armonia, dove c’è fame e le mostruosità non sono concetti negativi ma modi di essere.

Francesca è l’addetta stampa, curatrice delle collane Lunatiche e Vulcaniche, blogger, moderatrice

L’amore per la parola e la carta diventa ritmo incendiario che si trasforma in passione e professionalità.
Vergine ascendente vergine, cerco nella parola scritta quell’istinto troppo spesso represso dalla ragione.
Ogni pagina è una scoperta e ogni scoperta nasce dallo stupore dei bambini, motore del mio mondo che mi ha riportato alla me bambina innamorata della ginestra rossa e gialla. Un’amore che a cinque anni mi ha fatto incontrare il “libro” come foriero di sogni e viaggi infiniti. Raccontare libri, traghettare storie ogni giorno, portare la parola in giro, nuotare tra le pagine e le immagini: petali dell’unica narrazione possibile per la mia interiorità che si fa in cinque come le anime di questo viaggio tra semi, germogli, fiori, colori e pluralità.

Maggie è la curatrice della collana Difettose e responsabile dei laboratori di poesia

Amo la poesia come si ama il primo amore. Scrivevo versi con matite senza punta e occhi di innocenza che rincorrevano il vento sopra i prati.
Intrecciavo margherite e mi sentivo principessa di un regno fatto di carta. Nell’equilibrio del m’ama e non m’ama, ho sempre amato le parole che nascevano sul foglio. Ho tenuto per mano la me bambina per tutta la vita, con la sua innocenza scrivo poesie, su pagine bianche, su petali di fiore, con l’anima di una donna, pelle liscia dove far scorrere passioni.

Patrizia è l’Artista, crea e progetta le copertine, cura la collana Autentiche

Il mio modo di comunicare è attraverso la pittura. Lo faccio da sempre. Non avendo avuto la possibilità di viaggiare fisicamente, l’ho fatto con la fantasia, infatti, esisto in un mondo parallelo in cui sono leggera e libera di vivere a colori. L’incontro con le persone è la scintilla per creare le mie opere. Nel mio eclettismo mi diverto a cogliere le migliaia di sfumature di chi mi trovo di fronte; ogni idea nasce negli sguardi e nei gesti di coloro che attraversano la mia esistenza: ognuno con una sua luce, ognuno con un suo chiaroscuro, una propria forma e colore. Il mio lavoro è quello di intingere il pennello nella vita e di portare sulla tela l’essenza di ogni battito di cuore.

Ho scelto il nontiscordardimé perché è un fiore piccolissimo eppure perfetto, che lascia il suo segno, anche minuscolo, in grado di scuotere le anime.

Cinzia è l’organizzatrice di eventi, cura la collana delle Indigene

La passione per la lettura, per il profumo della carta di un libro, mi appartiene da sempre. Attraverso le parole ho viaggiato, vissuto tante vite e ho appreso tante storie che mi hanno arricchito e hanno aperto il mio sguardo sull’universo. Nella saggistica, critica, filosofica, storica o biografica, ho trovato in modo particolare ciò che mi rappresenta, narrazioni forti, a volte dure, la capacità di andare oltre soprattutto nelle vicende più impervie… ecco perché la Stella Alpina mi racconta. Cresce tra le rocce, con fatica ma fiorisce splendida, candida, vellutata, resistente al freddo, alle asperità dei monti, battuta dalla pioggia, dalla neve, ma accarezzata dal sole dell’estate, cullata da cieli azzurri, vive la sua lunga vita con audacia e fierezza. Mi piace pensare di essere con lei. Da ragazza il mio sogno era diventare reporter di guerra, il mio mito Oriana Fallaci, donna straordinaria e fragile al contempo. Essere una Stella Alpina per le Selvatiche, realizza il sogno, non sugli scenari di guerra, ma guerriera nel divulgare la letteratura e spargere bellezza che è pace.

Claudio cura la collana Indigene insieme a Cinzia

Ho sempre avuto la passione per la lettura e da tempo ne ho fatto una ragione di vita. Dal 2012 sono critico letterario e sono stato giurato in diversi concorsi e premi letterari, qualcuno rilevante come il premio Campiello, il premio Bancarella e il Bancarella Sport. Da tempo collaboro con diverse case editrici curando l’editing delle opere di autori emergenti. Quest’anno, grazie a una mia recensione, sono stato premiato per la Critica Letteraria a Pesaro, Capitale Italiana della Cultura  2024. Ho sempre scritto poesie, ma le ho tenute gelosamente per me, o per non più di dieci persone, negli ultimi tempi mi sono deciso a pubblicare, forse, vista l’età che avanza.

Riccardo è curatore di collana insieme a Francesca

Sono scialacquatore d’esistenza e protagonista di imprese disperatamente trascurabili, viaggiatore corsaro e disordinato, a volte guerriero e più spesso eremita; sono nato e cresciuto in Umbria, a Passignano sul Trasimeno. Abbandonato il natio borgo selvaggio a poco più di diciott’anni con il solo scopo di rimpiangerlo a vita – obiettivo ampiamente raggiunto – sono sbarcato a Firenze innamorandomene perdutamente e sposandola all’istante. A tutt’oggi, la mia storia d’amore più longeva.

Sono insegnante di lettere per vocazione, scrittore per necessità e regista per uno scherzo degli dei. 

Editor

Simone

Sono nato e cresciuto nel cuore delle terre verdiane, in campo professionale e artistico sviluppo i temi inerenti il pensiero narrativo, il narrar storie secondo il mio valore di “umana esperienza”, la fiaba come percorso iniziatico. Scrittore e autore di teatro. Ho pubblicato il libro 7 Storie per i tuoi Occhi in collaborazione con la pittrice Giovanna Esposito. Sono autore e interprete dello spettacolo teatrale Lo strano caso della Signora di Klimt (2022), per la regia di Elisabetta Ferri. Curatore della rubrica La Cruna e l’Orso sulla rivista online OFF TOPIC – VOCI FUORI DAL CORO, per la quale recensisco libri e opere musicali, tratto argomenti legati alla letteratura e all’incontro dei diversi linguaggi artistici. Moderatore di eventi e reading letterari, e prefatore di varie pubblicazioni. Studioso della “Cultura del Sogno” dell’Egitto faraonico, delle civiltà antiche e delle culture tradizionali di matrice sciamanica, partecipo come relatore a incontri relativi al rapporto dell’uomo con la sfera del “sacro”.

Carlo

Sono nato a Milano sette anni dopo il 1950 e vivo a Lesa, sul lago Maggiore. Per tutta la vita mi sono occupato di comunicazione (ho fatto il copywriter) e scrittura: ho all’attivo sei libri presso Edizioni Akkuaria. Compaio in due antologie che hanno per argomento il mito greco, mio antico amore. Ho vinto il premio letterario Ranieri Filo della Torre con una poesia dedicata ad Atena che, per me, è insieme baby sitter, badante, dea tutelare. Per i più curiosi, Lottek è il mio nickname dedicato alla figlia di Otto Klemperer, Lotte. Giro armato di Amuchina, perché un po’ ossessivo-compulsivo. Ma in fondo sono buono.

Camilla

Sono un’insegnante che fa le preferenze. Non certo sugli alunni, ma sui generi letterari: poesia, poesia sopra ogni cosa! Scrivo, recensisco, edito, presento libri di poeti contemporanei e collaboro anche con Selvatiche Edizioni – Seed.

Elisabetta

Sono appassionata lettrice e scrittrice fin da bambina. Ho autopubblicato due raccolte di racconti e qualche racconto online, ho partecipato a eventi letterari, ma per lo più preferisco scrivere per me stessa. Curiosa per natura, trascorro il tempo libero a studiare, in particolar modo mitologia e spiritualità dell’antica Grecia, condividendo poi le informazioni apprese sul mio profilo Instagram il.calderone.di.keriddwen

Ho frequentato il Liceo Classico “M. Gioia” di Piacenza e la facoltà di Lettere e Filosofia di Parma. 

Giulia

Sono nata nel 2000 in Salento, ho frequentato la facoltà di Lettere moderne a Firenze, dove ho coronato il sogno di dedicarmi allo studio del mondo editoriale e mi sono laureata in Giornalismo e cultura editoriale. Durante gli anni di Magistrale, a Parma, ho scritto per diverse testate online legate all’università e ho collaborato con una piccola casa editrice locale occupandomi di editing, correzione di bozze, impaginazione, organizzazione di eventi, oltre che mansioni di logistica e segreteria.

Ho capito cosa davvero mi appassiona quando al liceo mi occupavo di curare le presentazioni degli autori ospitati dalla scuola: al termine di ogni evento sentivo che avrei voluto nutrirmi di quell’emozione per tutta la vita. Poi, una frase pronunciata da Italo Calvino durante un’intervista nel 1979 e trovata sul libro di letteratura mi è risuonata in testa per anni: “Il massimo del tempo della mia vita l’ho dedicato ai libri degli altri, non ai miei. E ne sono contento.” Quindi ho seguito il cuore: anche io avrei dedicato la mia vita ai libri degli altri.